Project Description

Marsa Alam, Mar Rosso – Egitto

UNO DEI MARI PIÙ COLORATI AL MONDO
di Fabiana Farci
Foto di Fabiana Farci

Diario di viaggio

Non potevo iniziare i miei racconti di viaggio se non parlando del luogo dove mi sono immersa maggiormente. Tre anni vissuti come istruttrice sub a Marsa Alam mi hanno regalato emozioni infinite. Il Mar Rosso è stata anche la meta del mio primo viaggio sub, ma questo ve lo racconterò in un’altro diario.

Marsa Alam si trova a sud del Mar Rosso, a un’ora circa dal confine con il Sudan, questo la rende una zona meno frequentata e quindi più incontaminata rispetto alle altre due grandi mete egiziane Sharm e Hurgada. Facilmente raggiungibile tramite il suo aeroporto internazionale, costruito per i tanti voli charter che atterrano settimanalmente di diversi tour operator.

Costruita anche in modo diverso, i villaggi turistici seguono la costa spesso distanziandosi anche di qualche chilometro tra loro.

Immersioni

Ogni villaggio ha il suo Diving Center interno, che offre le varie escursioni snorkeling e subacquee ai propri clienti, consiglio quindi di informarvi prima di partire dei pacchetti sub che offrono ed eventualmente contattarli per prenotarli in anticipo, di solito applicano degli sconti. Si parte direttamente dalla struttura e ci si muove tramite pulmini per raggiungere i punti sulla costa, facendo immersioni direttamente da riva, preci si ha la possibilità di immergersi solo la mattina o solo o anche di pomeriggio, rientrando sempre in villaggio per il pranzo.

A seconda della struttura che sceglierete ci saranno diversi punti a disposizione, in base alle distanze.

Tra i più conosciuti c’è sicuramente la baia di Abu Dabbab, famosa per la possibilità di incontrare il famoso Dugongo, mammifero che bruca le alghe sul fondo. La baia è adatta anche allo snorkeling, come immersione si costeggiano le due barriere ai lati ma ha una bassa profondità e molta sabbia, diciamo che oltre all’attrazione principale si possono incontrare di particolare le grandi tartarughe verdi, anch’esse principalmente sul fondale sabbioso. Se siete molto fortunati e con un buon occhio si potrebbero trovare dei cavallucci marini.

Unico relitto della zona invece è l’Hamata, situato molto a sud, spezzato in due pezzi e adagiato su un lato in una baia sabbiosa, ad una profondità di circa 20 metri, questo lo rende adatto anche agli open water. È possibile effettuare penetrazione, in due aree, la prima nella sezione di poppa e la seconda nella stiva aperta nel secondo spezzone situato subito dopo. Bisogna fare attenzione nelle giornate con onde per la poca visibilità data dalla sabbia che si alza, e dei vari cavi e pezzi penzolanti che dove ci si potrebbe impigliare. La seconda immersione della mattinata di solito viene fatta in parete ma rimane poco viva e colorata.

Diciamo che le immersioni da riva soffrono la presenza della sabbia, sicuramente i reef più esterni rimangono più colorati e ricchi di vita. Ma è comune fare incontri con tartarughe e a volte anche con delfini nelle diverse baie.

Escursioni in barca

L’escursioni in barca organizzate in zona sono due, ad un’ora circa di navigazione dal porto Sha’ab Marsa Alam è un reef molto colorato dove passare una piacevole giornata, si possono effettuare diverse immersioni in base al tempo e alle correnti in modo da essere sempre protetti. Profondità che variano dai 10 ai 30 metri, nelle parti più esterne ci sono delle bellissime gorgonie e alcionari giganti.

Sicuramente la regina delle escursioni di Marsa è il parco marino di Dolphin House. Reef, ad un paio di ore di navigazione, fatto a forma di cavallo, casa di delfini della famiglia delle Stenelle, vivono in gruppi numerosi che si recano spesso all’interno del reef per riposare. Il parco per proteggere questi animali ha chiuso la zona centrale con delle boe, e creato una zona dove è possibile accedervi solo con lo snorkeling. Essendo un parco quindi ci sono delle regole ben precise da seguire: obbligo di guida sia per immersioni che snorkeling, obbligo di indossare giubbino salvagente, divieto di accesso alle imbarcazioni nelle aree interne ed ovviamente un biglietto di ingresso. Ovviamente i delfini non sono stanziali e quindi non sono garantiti, essendo animali liberi e non addestrati, ma direi che valga assolutamente la pena provare ad incontrarli nel loro ambiente naturale.
Chi fa immersioni avrà meno possibilità di vederli in quanto si esplorerà il lato a nord del reef, ma non mancheranno emozioni; pinnacoli ricchi di vita colorata, drop-off esterno  e una piccola grotta che regala magici giochi di luce, sono assolutamente da vedere. Profondità che varia dai 10 ai 20 metri, immersioni semplici adatte ad ogni livello.

Elphinstone

Uno dei punti di immersione più famosi del Mar Rosso è Elphinston reef. Situato a circa 30km a nord di Marsa Alam e 5 miglia dalla costa, è raggiungibile tramite barca o gommone veloce. Le barche approdano durante le crociere ma col gommone veloce si può organizzare, alzandosi presto (a seconda della distanza della vostra struttura dal punto di partenza dei gommoni di Marsa Shagra), due tuffi in metà giornata.

La particolarità di questo reef è la ricchezza di vita e colori, favorita dalle frequenti forti correnti, che ne permettono l’incremento e che lo rendono anche però un punto d’immersione avanzato.

Il reef ha una forma allungata, a “nave”,  parte dai circa 5 metri e arriva ad una profondità di 80 metri. Troviamo due plateau, uno a nord e uno a sud, sui 30 metri e drop off sui lati. Vi si possono incontrare la maggior parte delle speci marine, dai delfini ai grandi squali (grigi, martello, pinna bianca, longimanus, e qualche volta addirittura tigre), grandi esemplari di barracuda, dentici e tonni, Napoleone e murene, grandi gorgonie rosse, corallo nero, coralli rosa e viola.

Viene richiesto un brevetto avanzato ed un numero minimo comprovato di immersioni (sulle 50), percui portatevi con voi il vostro loogbook. Alcuni diving richiedono anche una prima immersione conoscitiva. Massima profondità di immersione sui 30/40 metri come da regola nazionale. Nella parte sud si trova il famoso “arco”,  a circa 50 metri, personalmente non ci sono mai andata perché impegnativo, per la profondità e non solo, e servirebbe un tuffo dedicato. Questa immersione è bellissima a prescindere dalla presenza di eventuali squali (mai garantiti) o dalla profondità a cui si arriva, ricordiamoci che la sicurezza è sempre al primo posto.

Ovviamente noi guide abbiamo sempre fatto a gara per poter effettuare questa immersione, ma vi assicuro che i miei briefing ero molto intimidatori perché nelle condizioni peggiori è veramente un’immersione impegnativa. Nonostante il check corrente si possono trovare condizioni diverse tra la superficie e fondo, ci si butta a gav sgonfio per scendere velocemente (ciao orecchie) e si deve tenere sempre sotto controllo il proprio computer e il proprio compagno e guida. Ci sono stati purtroppo diversi episodi di sub dispersi e portati via dalla corrente. E anche i più ambiti incontri con gli squali possono riservare brutte sorprese soprattutto se non si seguono le indicazioni delle guide (ciao pinne).

Personalmente il mio amico Longimanus (detto Fuffy) mi han regalato un bel video, dove mostro le mie prodezze da moschettieria (santa bacchetta) per scacciarlo,  che ormai sfodero a vanto in ogni conversazione tra subacquea! 🙂

Insomma, non potete andare a Marsa Alam, e se siete un sub con un po’ di esperienza, senza fare questa immersione.

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